Portare la propria croce per noi cristiani diventa condizione sine qua non per diventare discepoli di Gesù. Il segno della croce, oltre a rappresentare la sofferenza del nostro salvatore, è espressione di appartenenza e identità personale e collettiva. Contemplare la croce dovrebbe portarci a riconoscere la vita, l’amore e la liberazione che Gesù ci ha donato. Penso che L’icona della vita comunitaria può essere l’incontro tra Simone di Cirene e Gesù. Il cireneo fu colui chi ebbe aiutato a portare la croce del nazareno. Portare la Croce personale ed alleggerire (e non appesantire) la croce degli altri diventa una sfida per la nostra convivenza umana.